Ieri, 24 novembre, anche gli studenti del Coordinamento Universitario di Venezia hanno partecipato, a Roma, all’assedio di Palazzo Madama. Oggi, dopo Roma e dopo le cariche all’inaugurazione dell’anno accademico di Ca Foscari, ci siamo dati appuntamento alla sede centrale di Ca’ Foscari per dare continuità alla protesta.
Da tempo ci opponiamo, insieme ai ricercatori e al fianco di tutto il mondo della formazione, alla dismissione generale dell’università e della scuola pubbliche operata dai tagli dei ministri Gelmini e Tremonti.
E’giunto il momento di dire basta, di abbattere questo governo e questa classe politica indegna e incompetente, una classe politica che vuole fare pagare i costi della crisi a chi non l’ha provocata, agli studenti, ai migranti, agli operai e ai precari.
Una classe politica che ha dichiarato guerra all’intelligenza tagliando i fondi per l’università, la scuola, la ricerca, l’arte, lo spettacolo e che vorrebbe mettere a termine una privatizzazione senza precedenti dell’acqua.
Università, formazione, lavoro e cultura sono beni comuni esattamente come l’acqua e come l’acqua vanno sottratti al mercato e al profitto da una larga iniziativa popolare.
Per questo, anche il Coordinamento Universitario di Venezia è tra i promotori dell’appello che, dalla giornata romana di ieri, è rivolto a tutte le componenti sociali: precari e lavoratori compresi.
Tutti a Roma il 14 Dicembre, giorno della fiducia al governo, per staccare la spina a chi ci vuole ignoranti, isolati e indebitati.
UNITI CONTRO LA CRISI!
Coordinamento Universitario Venezia
Di seguito il comunicato degli studenti IUAV:
In seguito alle proteste studentesche a Palazzo Madama in Roma ed ai cortei che hanno interessato le diverse città italiane, gli studenti dello IUAV si mobilitano per dimostrare che anche Venezia respinge con forza questa riforma.
Qualora fosse approvata alle camere, il processo di privatizzazione dell'istruzione pubblica verrà definitivamente sancito con conseguenze nefaste sulla qualità della formazione.
Design e Arti insieme alla Facoltà di Pianificazione IUAV sono già gravemente minacciate dai tagli: da un lato si impoverisce la didattica eliminando interi corsi di laurea, dall'altro si vendono beni storici dell'Ateneo per fare cassa.
Esprimiamo la nostra solidarietà a tutti coloro che in Italia si stanno adoperando affinchè questo indecoroso attacco alle basi dell'istruzione pubblica venga bloccato definitivamente: non è tagliando i fondi all'istruzione che si garantisce un futuro al paese.
Studenti IUAV Contro la riforma Gelmini!